Il presente progetto è frutto dei risultati raccolti dall’Organizzazione di Volontariato Mirco Ungaretti, nata nel 2012 in memoria di Mirco morto all’età di 33 anni per un arresto cardiaco improvviso nel sonno. Lo scopo dell’Ass. è dare a tutti la possibilità di “saper cosa fare al momento giusto…” insegnandolo nelle scuole per farlo diventare una materia d’istruzione.
Il progetto è replicabile e senza copyright.
La formazione dei docenti come mezzo di divulgazione
Ci hanno chiesto come abbiamo fatto ad insegnare a così tanti studenti le manovre di rianimazione cardiopolmonare?
Abbiamo reso accessibile a tutti, gratuitamente, ciò che prima era considerato una “alta formazione”, insegnandolo a scuola. Prima con i nostri volontari e i volontari delle tante associazioni amiche sparse sul territorio, e poi insegnando agli insegnanti.
Il docente, dopo aver ricevuto la formazione come volontario dell’Associazione Mirco Ungaretti ODV, diventa un vero e proprio eroe. È lui che può trasmettere agli studenti non solo le tecniche di RCP e l’uso del DAE, ma anche l’importanza di essere pronti a intervenire in situazioni di emergenza. Diventa un punto di riferimento per la sua comunità scolastica, diffondendo una cultura della sicurezza e della solidarietà che può salvare vite fuori e dentro al scuola. Ciò che abbiamo fatto noi è semplicemente trovare un modo pratico affinché una persona comune, che di mestiere fa l’insegnante, riesca ad imparare le poche e semplici manovre salvavita che fino ad allora erano precluse a pochi, a menadito.
Come? Facendo fare pratica con 3 o 4 corsi BLSD (5 ore l’uno) a seguire svolti in un lasso di tempo che può essere un anno solare o un anno scolastico. Il Docente raggiunge cosi padronanza della manovre da lui più volte eseguite, riuscendo cosi ad Iniziare ad Insegnarle a scuola in Autonomia.
Questa formazione che a Lucca e provincia si è evoluta esponenzialmente, raggiungendo in pochi anni cifre di studenti formati inizialmente (siamo partiti con massimo 2000 studenti con un esercito di volontari, a più di 20mila studenti formati all’anno) grazie alla formazione gratuita che la centrale 118 Area vasta Nord Ovest Toscana ci ha donato. Senza di loro, il progetto sarebbe andato avanti comunque, ma a rilento, perché ad oggi in Italia la “formazione delle persone laiche” (persone comuni) come istruttori BLSD è devoluta a pochi e soprattutto a pagamento (dai 200 ai 550 euro a persona!!).
Ma perché formare una maestra o un prof, come un istruttore BLSD?
Perché la formazione sanitaria BLSD si basa su delle linee guida internazionali che vengono aggiornate ogni 5 anni. Un volontario che si occupa di emergenza urgenza (Misericordia, CRI, Croce verde, croce bianca ecc..) o comunque una persona comune non sanitaria, è tenuta a mantenere aggiornata questa sua formazione sia per l’aggiornamento delle linee guida, ma soprattutto per mantenere vivo, con tanto di pratica, il ricordo delle manovre stesse.
Un docente, se fosse data la possibilità a tutte le associazioni di “adottarlo”, potrebbe semplicemente diventare un volontario delle innumerevoli associazioni che ci sono in Italia e potrebbe ricevere una formazione gratuita o meno (dipende dall’associazione) con il solo e unico scopo di INSEGNARE A SALVARE VITE E INCENTIVARE MAGARI IL VOLONTARIATO ED I PROGETTI DELL’ASSOCIAZIONE STESSA.
Al docente verrebbero riconosciute le ore di formazione già previste dal Ministero dell’Istruzione per la formazione personale (25 ore all’anno). Il docente riceverebbe una qualifica non solo come esecutore delle manovre BLSD, ma proprio come un vero e proprio formatore delle manovre BLSD.
Questa categoria “Formatore o Istruttore BLSD Laico” è già regolamentata da diverse regioni e compare per la prima volta su una legge italiana nel 2001. Con l’introduzione della legge 107 del 2015 della della Buona scuola si inizia a parlare di Formazione a scuola delle manovre salvavita, e soprattutto sulla legge 116 del 4 agosto 2021, per la quale siamo stati chiamati in Parlamento in più occasioni per testimoniarne la praticità e realizzazione dell’art. 5 “Svolgere Iniziative di Sensibilizzazione e addestramento all’interno delle scuole italiane alle manovre di primo soccorso..” si fa riferimento anche a quanto sia indispensabile la formazione degli stessi docenti. Sulla Legge 116 si evidenzia inoltre come il Defibrillatore automatico e semiautomatico, sia utilizzabile da chiunque “anche senza un’idonea formazione specifica”.
Basterebbero infatti due ore di lezione obbligatoria di “Basic Life Support with Defibrillator” (BLSD), manovre di base per salvare una vita con l’utilizzo del defibrillatore insieme alle manovre di disostruzione per adulto, bambino e lattante, in ogni scuola di ordine e grado, per poter istruire la popolazione italiana in pochi anni e cercare di salvare circa 40mila delle 70mila persone che vengono colpite ogni anno da un arresto cardiaco improvviso o dal soffocamento da corpo estraneo.
Due ore possono sembrare poche, ma sono un investimento cruciale per il futuro. Queste due ore possono fornire agli studenti le conoscenze e le competenze necessarie per intervenire in situazioni di emergenza, aumentando così le probabilità di sopravvivenza per chiunque si trovi coinvolto in un arresto cardiaco improvviso.
Purtroppo ad oggi in Italia NON è OBBLIGATORIO insegnare come salvare una vita a scuola ma:
Invitiamo tutte le scuole italiane a unirsi a noi in questa importante missione, perché insieme possiamo salvare vite e rendere il mondo un posto più sicuro e solidale per tutti. Il modo più semplice è quello di contattare le centrali 118 del vostro territorio e chiedere loro a quale associazione poter chiedere informazione per svolgere attività gratuita di formazione alle manovre BLSD ai vostri studenti.
Ribadiamo la parola gratuità, perché pensiamo che non servano euro per insegnare a salvare vite umane..e che questo MESSAGGIO CULTURA deve essere tramandato attraverso il volontariato alle scuole, insegnando ai nostri figli il rispetto del prossimo e di noi stessi facendo agli altri ciò che vorresti fosse fatto a noi. Se avessimo saputo fare prima le manovre salvavita probabilmente Mirco sarebbe ancora qui…
Vi ringraziamo di cuore per il vostro sostegno e la vostra partecipazione.